La trama di un libro è l’insieme degli eventi più importanti, le fil rouge che tiene legato il tutto e che attraversa l’intreccio, lo strumento attraverso il quale si fanno agire i personaggi.
Quella struttura, lineare o meno, che quando ben costruita rende un libro degno di essere letto, vissuto, amato e consigliato.
Ci sono dei modi per rendere una trama efficace, al di là di quello che scegliamo di narrare.
La volontà e l’urgenza di scrivere un libro possono nascere da un’idea, da un personaggio, dal voler raccontare una storia o mandare un messaggio.
È importante avere in mente, anche per sommi capi, l’idea di base, il motivo per cui si scrive, meglio se si hanno chiari l’inizio lo svolgimento e la fine, così da far sbocciare con naturalezza la narrazione durante la scrittura.
Col nostro lavoro spesso ci imbattiamo in editing di romanzi che al loro interno contengono tantissime cose, ma nessuna a fuoco.
È facile cadere nella tentazione di riempire il proprio inedito di tutte le idee che abbiamo, ma non è così che possiamo arrivare a scrivere un libro che le case editrici vogliano pubblicare, che tenga alto il livello d’attenzione del lettore e da consigliare agli amici più cari.
Lo sviluppo di una trama prevede degli elementi cardine:
- Un/una protagonista incastonato nella sua usuale situazione.
- Un conflitto, un ostacolo (quando ben studiato questa è la chiave), qualcosa che destabilizza gli equilibri del protagonista.
- Il modo con cui supera le difficoltà, le sue conseguenze.
- L’epilogo con il risultato del vissuto precedente, la conclusione che ristabilisce nuovi equilibri (o fa tornare a quello iniziale) e distende la tensione.
Dunque possiamo affermare che lo sviluppo della trama ha degli elementi fissi con cui si possono costruire infinite storie, tutte meravigliosamente diverse.
Quando ragioniamo sulla trama e cerchiamo di comprendere e verificare se funziona, se poggia su solide basi, possiamo ricorrere alla regola delle 5W del giornalismo anglosassone, chiedendoci se al suo interno troviamo le risposte alle domande: Who, What, Where, When, Why.
Chi, cosa, dove, quando e perché.
Certamente, se si vuole e se serve, si possono inserire delle sottotrame, basta che non risultino più importanti della trama principale.
Non dobbiamo inoltre dimenticare che nulla di ciò che si introduce nella trama di un libro è lì per caso, ogni elemento è il frutto della scelta dell’autore e ha un senso.
Buona scrittura.